Tema tanto affascinante, quanto imprevedibile, la magia rappresenta una cifra capitale per addentrarsi nel complesso mondo della scrittura epico-cavalleresca del Rinascimento e del Barocco: da Boiardo al Seicento inoltrato essa si riaffaccia con costanza, accompagnando l’evoluzione di tutta la cultura occidentale. Gli studi offerti nel volume “Al Suon de’ Mormoranti Carmi – Magia e scienza nell’epica tra cinque e seicento” affrontano la questione dell’uso e della funzione della magia nel poema in ottave, nelle intercapedini di un discorso che è complicato dall’affacciarsi delle novità scientifiche
(progetto finanziato dalla Regione FVG nell’ambito delle attività di Divulgazione Umanistica)
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