Venerdì 17 marzo alle 18.30, nella cornice della mostra Peripheral Memories allo Spazio espositivo MAKE a Udine, la nuova live performance di Andreja Kargačin.
Artista interdisciplinare originaria di Novi Sad, Andreja Kargačin si avvicina alla performance grazie al suo retroterra nella danza e negli studi di arte drammatica, svoltisi a Belgrado. Originaria di una parte “multietnica e paradossale” dei Balcani, dà forma al suo interesse per le aree grigie della storia e per il ruolo della memoria collettiva attraverso il lavoro sul corpo, introiettando la lezione di Marina Abramović, che l’ha scelta come sua interprete e allieva.
La nuova performance, creata a seguito di un periodo di residenza sul territorio di Monfalcone, apre una riflessione sul tema delle differenze tra Est e Ovest (differenze culturali e di genere, tra stereotipi e divario sociale) a partire dall’incontro dell’artista con le industrie e con il patrimonio museale dei cantieri navali.
Ispirata dal famoso incrociatore “Queen Elizabeth” e dall’incontro con operai e operaie immigrate dall’ex Yugoslavia, forte della centralità del corpo – privato del suo valore erotico e rivestito di significati simbolici – la performance unisce in modo suggestivo elementi della storia locale ed elementi iconografici del mondo serbo, comunicando con lo spettatore anche attraverso simboli presenti nel perimetro performativo.
L’atto risulta coinvolgente e poetico per lo spettatore, anche per la sua difficoltà di esecuzione: si tratta di una durational performance nella quale l’artista rimane immobile per ore in condizioni scomode e climaticamente avverse.
La partecipazione alla performance è gratuita, con posti limitati. Prenotazioni e info: prenotazioni@iodeposito.org
Si segnala che la performance prevede nudità e durerà circa 2 ore, nelle quali il pubblico potrà prendere parte integralmente o solo in alcuni momenti.
Previa prenotazione è previsto un servizio gratuito di accoglienza e didattica per i bambini e i ragazzi le cui famiglie volessero assistere alla performance.