PROMETEO – NONèTERNIT

02.02.2020 | Eventi e mostre passati

Inaugurazione dell’installazione NONèTERNIT Form#6-Montagna, e della relativa mostra: Venerdì 21 Febbraio 2020, ore 18.30. In questa occasione una “azione” artistica ad opera del creatore Gio Montez, attiverà l’installazione.

La mostra sarà visitabile dal 21.02.2020 al 13.03.2020, tutti i martedì e i sabati, 10.00-18.00 presso la B#S Gallery, Vicolo Isola di Mezzo 3/5, 31100, Treviso.

NONÈTERNIT è un’installazione modulare anamorfica ideata da Gio Montez nell’anno 2018. I moduli, che sono stati ricavati dalla copertura ammalorata del relitto urbano di via di Pietrlata 147/A, attribuiscono all’opera la funzione di semioforo del processo di rigenerazione urbana in fieri nella periferia storica di Roma-Pietralata. L’opera è caratterizzata dall’assenza di una poetica predefinita, univoca. L’anamorfica materia grezza del capannone industriale bruciato riposa nella sua cassa di legno finché non viene estratta da essa e ri-costruita, temporaneamente ri-definendo una proposizione formale di senso compiuto. NONÈTERNI, che si trasforma di città in città e di contesto in contesto, è protagonista di un intenso tour internazionale, che partito da Roma ha raggiunto Francoforte, Vienna e Treviso, e continuerà il suo viaggio per giungere a Trapani in estate. Il curatore Michele Cossyro ha infatti acquisito ufficialmente l’opera per la collezione La Salerniana ospitata dal 2015 nel Palazzo della Vicaria di Trapani sede del Museo di Arte Moderna e Contemporanea.

L’evento di Treviso è realizzato in collaborazione con l’associazione IoDeposito, che da molti anni si dedica alla sperimentazione dei nuovi linguaggi contemporanei dell’arte a livello internazionale e con Current che offre servizi artistici e museografici alle aziende. La mostra, nella quale l’installazione si inserisce, è curata da Giulia Di Paola, ed è sostenuta da SIAE nell’ambito del progetto PER CHI CREA.

L’audace Prometeo, primo filantropo, si fece carico di portare la prima scintilla di tutto ciò che si è sviluppato in seno all’umanità sotto il nome di tecnologia. Il fuoco rappresenta l’inizio della possibilità per l’uomo di dominare la natura. L’evoluzione di questa fiamma, nei secoli a venire, ha portato anche a conseguenze disastrose per l’intera umanità.  Così come per Prometeo il castigo è infinito, anche nel nostro presente la potenza di questa impresa sembra essere ancora attuale; la vita umana è assorbita dall’arduo e doloroso compito di riposizionare e risignificare elementi provenienti dall’infinito insieme di scarti materici che la ragione tecnica, ha prodotto e continua a produrre sempre più rapidamente.

L’intero tetto di un capannone bruciato continua a galleggiare in aria anche se il capannone non c’è più, a sostenerlo sono la forza e il peso di un solo uomo che, eroicamente, lega a sé la responsabilità di restituire un senso a quella materia altrimenti destinata a rimanere informe.

L’istallazione modulare “NONèETERNIT” assume per la prima volta, all’interno del suo tour internazionale, una forma bio-meccanica coinvolgendo al suo interno un essere umano che ne diviene pilastro. In questo modo si esprime l’assai complesso e drammatico rapporto che più di ogni altro caratterizza la nostra epoca: quello tra l’uomo e i suoi prodotti tecnici in continua sovrapproduzione e quindi condannati a divenire superflui.

“NONèETERNIT: Prometeo” esprime il dramma dell’uomo contemporaneo inquinato dai suoi eccessi, mentre sottolinea l’assoluta necessità di consapevolizzare il fenomeno e assumersene la responsabilità.

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