La mostra Rivers of Dust è percorso visuale e sonoro attraverso il quale tre artisti contemporanei interpretano gli immaginari di un territorio, per come sgorgati dalla letteratura che li ha narrati e trasmessi alle generazioni di oggi: le immagini del territorio che circonda la mostra trovano spazio in una mostra d’arte contemporanea che coinvolge i sensi per investigarle, attraverso suggestive stimolazioni e simboli potenti, atavici.
Nello spazio degli Ipogei di Piazza San Francesco a Matera, spirituale e sotterraneo, prende corpo una mostra d’arte fatta di opere concettuali e materiche che trasmettono l’eco della città per come propagatosi in Italia grazie alla letteratura: le Vanitas di Cosima Montavoci, scolpite nel pane, sembrano evocare il ritorno alla polvere di cui narra con generosità il poeta barocco Tomaso Stigliani; mentre l’installazione Fogli Caduti di Claudio Beorchia ci ricorda le immagini di “Nuovi Campi Elisi” di Leonardo Sinisgalli.
La sound art di Nicola di Croce, echeggiando libera nello spazio, sembra riflettere naturalmente l’inafferrabile e mitologico mondo di Mariolina Venezia, misterioso e drammatico, pervaso di un silenzio antico, che si riflette negli abitanti, e cela una seconda faccia mitologica.
La mostra vuole spronare una riflessione sulla costruzione partecipativa degli immaginari un territorio, utilizzando l’arte contemporanea come potente veicolo di significazione, a partire dalla creazione di paralleli contenutistici tra il territorio di Matera (Capitale della Cultura 2019) e il territorio di Nord Est che si estende dalle Alpi Giulie al fiume Piave, con un focus particolare sui fatti della Prima Guerra Mondiale che lì si sono svolti.
Verrà raccontato infatti il progetto B#Side War, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ed è prevista una visita guidata con l’artista Claudio Beorchia, autore di “Fogli Caduti”, ispirata opera che unifica, da un’esperienza nata in FVG, una memoria “a rischio sparizione” che riguarda tutta l’Italia.