Mercoledì 29 marzo, dalle 15.00 alle 17.00, le residenze dell’esedra di ponente saranno aperte per accogliere la stampa, e, dalle 17.00 alle 19.00, avrà luogo un incontro di approfondimento aperto al pubblico sulle pratiche artistiche site-specific in rapporto alla memoria di guerra (la partecipazione è gratuita, si richiede prenotazione: info@iodeposito.org).
Il B#SIDE WAR Festival, in collaborazione con ERPAC, arricchisce il suo palinsesto e i suoi processi di creazione artistica inaugurando un importante progetto di residenza: in occasione della mostra Embodied memory, gli artisti Ting Bao, Chao Shagguan (Cina), Ana Mrovlje, Borsi Beja (Slovenia), Nathalie Vanheule (Belgio) e Nicolas Vamvoulkis (Grecia), Cosima Montavoxi, sono stati selezionati per una residenza sul tema della memoria del conflitto, presso la suggestiva location di Villa Manin di Passariano, da marzo all’1 aprile 2017, data della mostra finale, accompagnate dalle curatrici Elisa Torchio e Ting-Chi Wang (Taiwan).
Lo scopo della permanenza degli artisti sul territorio, è quello di sviluppare per il Festival dei progetti site-specific, ispirati alla storia locale e alla memoria del luogo, che si incarna nelle architetture e nel parco della Villa.
Obiettivo delle residenze è la creazione di opere afferenti a diversi media (fotografia, installazione interattiva, sound art, multimedialità, light art e poesia visiva), capaci di catturare il sostrato della nostra memoria storica, riflettendo sulle forme e sui linguaggi in cui essa si incarna -direttamente o indirettamente-. La residenza trae spunto dalle tematiche preminenti della mostra: la materializzazione e smaterializzazione del nostro passato di guerra nella memoria collettiva.
Le opere verranno presentate durante un talk con gli artisti il giorno dell’inaugurazione della mostra, sabato 1 aprile 2017 alle 18.00.
EDIZIONE 2017/ 2018
L’artista Irlandese Jane Glynn e l’americana Anne O’Callaghan sono state le protagoniste della nuova edizione del programma, e ci hanno raggiunti in Italia: entrambe fotografe, hanno lavorato, rispettivamente nel 2017 e nel 2018 in Italia, sperimentando tecniche fotografiche sui temi di prevalenza delle nostre ricerche correnti, ossia:
• Per Anne O’Callaghan, il tema dell’atomico e dei suoi immaginari, con esposizione finale alla mostra “After Hiroshima” alla B#S Gallery di Treviso; e un talk speciale in occasione della Biennale d’Arte a Venezia:
• Per la fotografa Irlandese Jane Glynn, invece, una residenza più lunga: due mesi di residenza sull’altipiano del Carso (tra le città di Trieste, Gorizia, Nova Gorica, Fogliano, Monfalcone), dedicandosi ad un reportage sul territorio storicizzato dell’altipiano. Il reportage è stato mostrato in anteprima nell’ambito della mostra “Memory Lands”, che ha aperto il 10 novembre alla B#S Gallery (Treviso, Vicolo Isola di Mezzo 3/5). L’artista ha raccontato al pubblico in un talk.
EDIZIONE 2018/ 2019
Ruchi Anadkat, Clare Charnley, Marta Lodola, Eric Markowsky sono gli artisti selezionati (il programma è ancora in corso, Eric Markowsky è atteso per il 16 giugno 2019).
Il nuovo progetto di residenza si è dedicato principalmente alla correlazione tra atto performativo e spazio. Tutti gli artisti selezionatihanno trascorso un periodo di tempo a Treviso, lavorando sul tema performativo insieme ai curatori, e attraverso l’organizzazione di visiting presso musei, biblioteche e archivi del territorio, dai quali hanno tratto materiale iconografico. Sono inoltre state consultatealcune aziende private, per l’accesso agli archivi delle stesse.
La residenza di Eric Markowsky è programmata per l’estate 2019, mentre quelle di Marta Lodola, Clare Charnley, Ruchi Anadkatsono già state effettuate.