Venerdì 13 dicembre, alle 18.30 @B#S Gallery, talk con l’artista Lorenzo Bordonaro e vernissage delle installazioni del progetto A home made by drawing
(info@iodeposito.org / + 375 5532009)
A home made by drawing è una ricerca artistica/antropologica attualmente in corso, dedicata alla pratica dell’abitare e alla nozione ‘casa’.
“Questo progetto ha origine in una ricerca antropologica compiuta ormai quasi dieci anni fa sui ‘meninos de rua’ nelle isole di Capo Verde, cui sono seguiti anni di ricerca sulle periferie urbane in Brasile, a Lisbona e a Capo Verde, focalizzando le pratiche di autocostruzione, di home-making e di occupazione. Dopo un lavoro di ricerca artistica e antropologica in un quartiere auto-costruito alla periferia di Lisbona che minacciava di essere demolito dalle autorità (Ghetto Six), le ricerche in Brasile, sono state particolarmente importanti, per- mettendomi di sovrapporre i campi della ricerca antropologica con quelli dell’arte contemporanea. Questo percorso si è concretizzato in due progetti, entrambi sviluppati a Aracaju, nello stato di Sergipe, nell’ambito del master in antropologia dell’Università Federal di Sergipe (UFS), in cui ero docente. Nel primo, Nova Liberdade III, i risultati della ricerca sulle condizioni abitative in una favela, sulle tecniche di autocostruzione dei barracos e sul valore emotivo degli spazi domestici, si sono tradotti in una esposizione/etnogra a in uno spazio di galleria. Nel secondo progetto, denominato OcupAção, la ricerca sul processo di occupazione di un edificio abbandonato da parte di un gruppo di senza-tetto, è sboccata in un evento artistico e politico organizzato all’interno dello spazio occupato, con il coinvolgimento di vari artisti locali.
Le tecniche di costruzione di ripari improvvisati, di rifugi, di abitazioni temporanee e e mere, caratteristiche di pratiche abitative di usissime nella città contemporanea, sono in uenze e citazioni fortemente presenti in A home made by drawing. Adattabilità, impermanenza, facilità di costruzione, uso creativo dei materiali e delle possibilità strutturali, sono elementi caratteristici che accomunano le sculture/strutture che realizzo e le tipologie abitative che sono state oggetto della mia ricerca in questi anni.
Se tuttavia queste sono le origini concrete del mio interesse per la nozione di abitare, le sue declinazioni, e per i processi di autocostruzione e di place-making, la mia attuale ricerca artistica intende anche espandere la ri essione sull’abitare al di là dei suoi risvolti più prettamente architettonici, urbanistici e demogra ci, portandone alla luce il signi cato più chiaramente loso co ed evolutivo, in cui abitare è la modalità origi- naria di costruzione della relazione tra l’uomo e il suo ambiente – meglio ancora, della costruzione di un am- biente propriamente umano. Costruire equivale a sancire uno spazio umano: è un atto originario e fondatore della cultura umana, come processo di auto-fondazione e di autopoiesi. Anche quando un senza tetto, nel centro di una grande città, s’improvvisa un riparo per trascorrere la notte con scatole di cartone e sudici panni; o quando una bambina s’inventa un rifugio di coperte e cuscini.
Nella ricerca artistica che sviluppo, l’abitare, come addomesticazione dello spazio e dell’ambiente, come de- limitazione di spazio abitato, come separazione e sanzione dell’autonomia umana, ha una prossimità concet- tuale e simbolica con la pratica del disegno. Attività entrambe antichissime nell’evoluzione culturale umana, l’atto di costruire una ‘casa’, di tracciare sul suolo e nello spazio dei con ni e dei margini, trova nel disegno, in questo segnare/tracciare/marcare, il suo doppio simbolico. Disegnare è stendere sul mondo una rete di relazioni e signi cati, che se non necessariamente rendono il mondo più piacevole, lo rendono per lo meno interpretabile. Abitare/disegnare: mi piace de nire i lavori che compongono A home made by drawing, non come sculture né come installazioni. Piuttosto come disegni nello spazio, che marcano, chiudono, racchiu- dono, dividono, sezionano lo spazio in interno e esterno, chiuso e aperto. Accorpano, associano, uniscono, con l’uso di una sottile linea di signi cato, che si pone come verità nel momento stesso in cui viene tracciata”
Lorenzo Bordonaro
The residency is hosted by and organised in partnership with IoDeposito and supported by the i-Portunus pilot project funded by the Creative Europe Programme of the European Union.
With the patronage of the Municipality of Treviso.