Anne O’ Callaghan è un artista e curatrice (nata a Dublino). Nel 1968 è emigrata a Toronto, in Canada e lì ha conseguito una laurea presso la York University.
A secondo del tema il lavoro di O’Callaghan abbraccia diversi madia, inclusi la scultura, l’installazione, la fotografia e il video. L’artista è particolarmente interessata all’intersezione tra arte e politica, analizzando le problematiche contemporanee, sociali e politiche, e il suo lavoro riflette le sue personali osservazioni e consapevolezze. Inoltre all’interno della sua pratica e attraverso tutte le sue opere è possibile riscontrare due temi constanti: il primo è il tema della memoria e il secondo riguarda il legame tra uomo e natura.
Anne O’Callaghan è attiva nel campo dell’arte a partire dagli anni ’80 e le sue opere sono state esposte a livello internazionale in numerose personali, bi-personali e mostre collettive in tutto il mondo.
Nel 2016 ha partecipato a B#Side War vol II (edizione 2015/2016) in occasione dell’evento Video artiste e la guerra: retaggi contemporanei del conflitto e il ruolo della donna nel preservare la memoria collettiva a Venezia presso Zattere Cultural Flow Zone. Il suo video Erasure, è un progetto a lungo termine che è stato già presentato nel 2014 al The Toronto Art Video per Whiteout The Iris Group e nel 2015 all’ International School Gallery del Cairo.
ARTIST STATEMENT
Sono stata un artista costantemente attiva a partire dagli anni ’80 esponendo in personali, bi-personali e mostre collettive. Dal 1997 ad oggi ho lavorato come co-curatrice e coordinatriche per il museo a cielo aperto, The Tree Museum, in Ontario, Canada. La mia pratica artistica incorpora una vasta gamma di media, tra cui lavori fotografici, installazioni, sculture, libri d’artista e opere testuali. Alcuni elementi, per esempio l’intersezione tra uomo e natura, costantemente compaiono all’interno delle mie opere, formando nuove configurazioni e organizzando lo spazio in modo differente. Io mi interesso al legame tra arte e politica, la politica come l’aria che respiriamo e all’interno della quale da artista è possibile apportare dei cambiamenti.
Negli ultimi trent’anni la mia pratica si è focalizzata sulla politica, sulla memoria ed il modo in cui interagiamo con la natura. Questi tre elementi sono temi che ricorrono costantemente attraverso tutta la mia pratica. E’ mia intenzione che le mie immagini fotografiche manipolate e le installazioni lavorino come un catalizzatore: una riserva di significati possibili che possono svelare molti percorsi discorsivi. Siamo ad un punto critico della nostra storia, dove I nostri miti e le nostre narrazioni si mescolano con le preoccupazioni globali, dove la tensione tra paesaggio e cultura, spazio e recinzione, rurale e urbana è sfocata.